giovedì 11 novembre 2010

Coefficiente Correttore

Siamo spiacenti di dovervi informare che gli incontri con l'amministrazione ed Eurostat non hanno portato agli auspicati miglioramenti del Coefficiente Correttore.
Nonostante le concessioni fatte del Commissario Šefčovič, non è stato possibile disporre di dati veramente dettagliati. Le indagini statistiche sono responsabilità degli Uffici Statistici Nazionali (NSI) e di Eurostat, che esegue anche tutti i calcoli.
L'amministrazione ha cercato di rassicurarci in merito alla professionalità del lavoro svolto, ciononostante non possiamo accettare che la differenza d'inflazione tra Bruxelles e Varese sia pari all'1,2% circa e che contemporaneamente il coefficiente correttore di Ispra subisca una diminuzione vicina al 5%.
Sappiamo bene che nulla all'interno delle Istituzioni Europee è organizzato in modo semplice e il calcolo del CC non fa eccezione a questa regola. Si tratta di un meccanismo di calcolo estremamente complesso, stabilito con il metodo a suo tempo accettato dalle parti sociali. Questo "metodo" non è solo un semplice confronto tra l'inflazione di Bruxelles e quella di Varese.
Inoltre, non avendo accesso ai dati utilizzati, è quasi impossibile per noi controllare i calcoli per individuare gli errori. Possiamo solo formulare domande a Eurostat, che risponde confermando che non vi è alcun errore. Apriremo sicuramente una discussione sulla questione della riservatezza dei dati utilizzati da Eurostat, pensiamo che sia necessaria una maggiore trasparenza.
R&D non intende giustificare questa drastica riduzione, ma riteniamo giusto informarvi su quanto sta accadendo. Naturalmente, nessuno è felice di una riduzione dello stipendio che si aggira intorno al 5% sapendo di vivere in una zona con un'inflazione ufficiale ISTAT dell'1,2% circa, ma questa è una conseguenza del metodo concordato.
Questo metodo deve essere rivisto, ma non si ha credibilità semplicemente chiedendo un CC più alto, un anno quello di Roma, l'anno successivo magari quello di Varese. E nemmeno attaccare i nostri colleghi di Bruxelles, Torino o Parma potrà migliorare la nostra situazione. Siamo assolutamente convinti che sarebbe sbagliato prendere in considerazione solamente l'andamento di uno o due anni. Questa questione richiede una visione a lungo termine; proposte per una soluzione affrettata non potrebbero essere accettate dall'amministrazione e potrebbero anche rivelarsi dannose per gli anni a venire.
Temiamo che non sia possibile apportare cambiamenti significativi per l'anno in corso, ma dobbiamo prepararci al meglio per i cambiamenti del "metodo" programmati per il 2012 e fare tesoro delle esperienze acquisite oggi per poter migliorare la situazione di domani.
Come forse già sapete, avremo un lieve aumento dello stipendio base (+0,4%) che sarà controbilanciato da un incremento medio della special levy dello 0,43%.
Quindi, alla fine, l'unico valore positivo sarà la diminuzione della contribuzione per la pensione dello 0,3%.
Cosa significa tutto ciò?
Significa una riduzione del nostro stipendio pari al:
4,8% (CC 97,1-92,3)  + 0,43% (aumento "special levy")
– 0,3% (contribuzione pensione) – 0,4% (adattamento stipendio base)
Di conseguenza la riduzione del nostro potere di acquisto è del:
4,53% riduzione dello stipendio + 1,2% (inflazione ISTAT per Varese)
La sentenza della Corte in merito al taglio dell'aumento degli stipendi del 2009 è attesa per i prossimi mesi. Speriamo che la Corte prenda una decisione tecnica piuttosto che politica. L'attuale situazione politica non facilita di certo le cose, gli accordi presi dovrebbero essere rispettati da tutte le parti in causa ma è evidente che qualcosa non è andato come avrebbe dovuto e noi non possiamo restare a guardare.
5,73%
4,53%