mercoledì 31 ottobre 2012

Scioperare si o no?


A seguito dell'annuncio di sciopero da parte di alcune rappresentanze sindacali per il prossimo 8 novembre 2012, vorremmo chiarire la situazione e trasmettervi la posizione di R&D Ispra.
Il centro di gravità non è più la Commissione ma il Consiglio
Come probabilmente già saprete, alcuni Stati Membri stanno facendo pressione sul Consiglio per inasprire i termini della riforma presentata dalla Commissione. Gli Stati Membri più intransigenti non riescono a ottenere una posizione unanime del Consiglio e, con la discussione del budget MFF 2014-2020 (Multiannual Financial Framework), stanno tentando di aggirare l'ostacolo attraverso l'imposizione di un tetto per le spese amministrative. Questa operazione, di fatto, avrà un impatto sui salari e sulle condizioni lavorative dei funzionari europei.
La Commissione ha chiesto un incremento del budget 2014-2020 e ha nuovamente confermato che ritirerà la sua proposta di riforma se il Consiglio dovesse adottare la proposta degli 8 Stati Membri più intransigenti.
Oggi, 30 ottobre, la Commissione ha dichiarato di opporsi alla proposta della Presidenza Cipriota del Consiglio riguardante il MMF, i cui contenuti non sono ancora noti.
Il Parlamento Europeo sostiene la proposta di riforma della Commissione ed è contrario a una riduzione del budget del MFF.
Sciopero annunciato dai sindacati del Consiglio
I rappresentanti del personale del Consiglio hanno comunicato la decisione di scioperare l’8 e il 16 novembre. La loro decisione è facilmente comprensibile se si tiene conto degli importanti avvenimenti che si svolgeranno nelle prossime settimane:
- 14/11: incontro dei sindacati del Consiglio con il Presidente del Consiglio Van Rompuy
- 22 e 23/11: summit del Consiglio per stabilire il budget del MFF
Bisogna anche tener conto che il personale del Consiglio è in fase pre-elettorale: le elezioni del Comitato Locale del Personale si terranno, infatti, dal 7 all'11 novembre.
Lo sciopero annunciato precipitosamente alla Commissione manca di unità interistituzionale e di chiarezza nei suoi obiettivi
In questo momento la Commissione Europea e il Parlamento Europeo stanno difendendo il personale di tutte le Istituzioni dagli attacchi del Consiglio e di alcuni Stati Membri.
L'Heading V (spese amministrative) rappresenta solo il 6% dell'intero budget comunitario. E' chiaro che esistono altri capitoli di spesa ben più importanti in grado di produrre maggiori economie.
Uno sciopero in questa fase della discussione rischierebbe di porre un accento eccessivo su questo heading del budget, con effetti potenzialmente devastanti per il prosieguo delle negoziazioni.
Per questo motivo al momento i colleghi delle altre Istituzioni non si sono espressi chiaramente a favore dello sciopero dell'8 Novembre.
Anche i sindacati della Commissione sono divisi tra chi ritiene sbagliato scioperare, chi vuole scioperare già l’8 novembre e chi ritiene più opportuno attendere il 16 novembre o una data successiva.
Le organizzazioni sindacali che sostengono lo sciopero dell'8 Novembre sono USF, TAO, Save Europe e Génération 2004. Gli obiettivi di questo sciopero sono confusi, tra questi si parla di solidarietà con i colleghi del Consiglio, di rifiuto della proposta di riforma della Commissione, di opposizione alla riduzione del personale, di difesa degli assunti post-2004.
MAI in passato uno sciopero è stato annunciato con tanta confusione! La posta in gioco è di una tale importanza che, a nostro avviso, è fondamentale organizzarsi nel migliore dei modi per avere posizioni chiare e coordinate.
Il ricorso allo sciopero è una decisione troppo importante perché sia presa alla leggera, senza coordinamento, nella divisione totale e nel momento sbagliato. Il fallimento dello sciopero avrebbe conseguenze disastrose.  
La posizione di R&D Ispra
Congiuntamente ai suoi alleati, R&D Fédérale ritiene che la data dell'8 Novembre prossimo sia troppo prematura per uno sciopero e ha tentato, senza successo, di convincere le altre parti sociali ad avanzare uniti e coordinati. Insieme ai suoi alleati, R&D si rifiuta di partecipare a uno sciopero organizzato in maniera frammentata, precipitosa e senza coordinamento inter-istituzionale.
Noi siamo assolutamente solidali con i colleghi del Consiglio e in stretto collegamento con la nostra sezione R&D al Consiglio, ma non vogliamo rischiare di indebolire la loro azione sostenendo alla Commissione uno sciopero frettoloso e mal preparato.
R&D Ispra è favorevole a uno sciopero inter-istituzionale coordinato e unitario, in una data da stabilire, successiva a una definizione più precisa della posizione del Consiglio.
Nel frattempo siamo favorevoli a manifestare la nostra solidarietà ai colleghi del Consiglio tramite azioni alternative allo sciopero (Assemblea Generale o altro).
R&D Ispra continuerà a seguire da vicino i prossimi avvenimenti e vi terrà aggiornati sugli avvenimenti da qui al prossimo summit del 22 e 23 novembre.