A seguito
dell'annuncio di sciopero da parte di alcune rappresentanze sindacali per il
prossimo 8 novembre 2012, vorremmo chiarire la situazione e trasmettervi la
posizione di R&D Ispra.
Il centro di gravità non è più la Commissione ma il
Consiglio
Come probabilmente
già saprete, alcuni Stati Membri stanno facendo pressione sul Consiglio per
inasprire i termini della riforma presentata dalla Commissione. Gli Stati
Membri più intransigenti non riescono a ottenere una posizione unanime del
Consiglio e, con la discussione del budget MFF 2014-2020 (Multiannual Financial
Framework), stanno tentando di
aggirare l'ostacolo attraverso l'imposizione di un tetto per le spese
amministrative. Questa operazione, di fatto, avrà un impatto sui salari e sulle
condizioni lavorative dei funzionari europei.
La Commissione ha
chiesto un incremento del budget 2014-2020 e ha nuovamente confermato che
ritirerà la sua proposta di riforma se il Consiglio dovesse adottare la
proposta degli 8 Stati Membri più intransigenti.
Oggi, 30 ottobre, la
Commissione ha dichiarato di opporsi alla proposta della Presidenza Cipriota
del Consiglio riguardante il MMF, i cui contenuti non sono ancora noti.
Il Parlamento Europeo
sostiene la proposta di riforma della Commissione ed è contrario a una riduzione
del budget del MFF.
Sciopero annunciato dai sindacati del Consiglio
I rappresentanti
del personale del Consiglio hanno comunicato
la decisione di scioperare l’8 e il 16 novembre.
La loro decisione è facilmente comprensibile se si tiene conto degli importanti
avvenimenti che si svolgeranno nelle prossime settimane:
- 14/11: incontro
dei sindacati del Consiglio con il Presidente del Consiglio Van Rompuy
- 22 e 23/11: summit
del Consiglio per stabilire il budget del MFF
Bisogna anche
tener conto che il personale del Consiglio è in fase pre-elettorale: le
elezioni del Comitato Locale del Personale si terranno, infatti, dal 7 all'11
novembre.
Lo sciopero annunciato precipitosamente alla
Commissione manca di unità interistituzionale e di chiarezza nei suoi obiettivi
In questo momento
la Commissione Europea e il Parlamento Europeo stanno difendendo il personale
di tutte le Istituzioni dagli attacchi del Consiglio e di alcuni Stati Membri.
L'Heading V (spese
amministrative) rappresenta solo il 6% dell'intero budget comunitario. E'
chiaro che esistono altri capitoli di spesa ben più importanti in grado di
produrre maggiori economie.
Uno sciopero in
questa fase della discussione rischierebbe di porre un accento eccessivo su
questo heading del budget, con effetti potenzialmente devastanti per il
prosieguo delle negoziazioni.
Per questo motivo
al momento i colleghi delle altre Istituzioni non si sono espressi chiaramente
a favore dello sciopero dell'8 Novembre.
Anche i sindacati
della Commissione
sono divisi tra chi ritiene sbagliato scioperare, chi vuole scioperare già l’8
novembre e chi ritiene più opportuno
attendere il 16 novembre o una data
successiva.
Le organizzazioni sindacali che sostengono lo sciopero dell'8 Novembre
sono USF, TAO, Save Europe e Génération 2004. Gli obiettivi di questo sciopero
sono confusi, tra questi si parla di solidarietà con i colleghi del Consiglio, di
rifiuto della proposta di riforma della Commissione, di opposizione alla
riduzione del personale, di difesa degli assunti post-2004.
MAI in passato uno
sciopero è stato annunciato con tanta confusione! La posta in gioco è di una
tale importanza che, a nostro avviso, è fondamentale organizzarsi nel migliore
dei modi per avere posizioni chiare e coordinate.
Il ricorso allo
sciopero è una decisione troppo importante perché sia presa alla leggera, senza
coordinamento, nella divisione totale e nel momento sbagliato. Il fallimento
dello sciopero avrebbe conseguenze disastrose.
La posizione di R&D Ispra
Congiuntamente ai
suoi alleati, R&D Fédérale ritiene che la data dell'8 Novembre
prossimo sia troppo prematura per uno sciopero e ha tentato, senza successo, di
convincere le altre parti sociali ad avanzare uniti e coordinati. Insieme ai suoi
alleati, R&D si rifiuta di partecipare a uno sciopero organizzato in
maniera frammentata, precipitosa e senza coordinamento inter-istituzionale.
Noi siamo
assolutamente solidali con i colleghi del Consiglio e in stretto collegamento
con la nostra sezione R&D al Consiglio, ma non vogliamo rischiare di indebolire
la loro azione sostenendo alla Commissione uno sciopero frettoloso e mal
preparato.
R&D Ispra è
favorevole a uno sciopero inter-istituzionale coordinato e unitario, in una
data da stabilire, successiva a una definizione più precisa della posizione del
Consiglio.
Nel frattempo
siamo favorevoli a manifestare la nostra solidarietà ai colleghi del Consiglio
tramite azioni alternative allo sciopero (Assemblea Generale o altro).
R&D Ispra continuerà
a seguire da vicino i prossimi avvenimenti e vi terrà aggiornati sugli
avvenimenti da qui al prossimo summit del 22 e 23 novembre.