Come già saprete, 534 colleghi tra il personale di Ispra hanno introdotto un ricorso (ref. F-111/11) lo scorso ottobre 2011 contro il coefficiente correttore entrato in vigore nel 2010.
R&D Ispra é sempre stato la “leading force” di questo dossier.
L'udienza ha avuto luogo lo scorso 27 novembre 2012 al Tribunale della Funzione Pubblica Europea a Lussemburgo.
I nostri avvocati Maîtres Louis, Orlandi e Abreu Caldas hanno partecipato all'udienza. Anche un membro R&D Ispra era presente.
Qui di seguito i principali elementi emersi durante l'udienza:
Gli avvocati hanno sottolineato nuovamente le inconsistenze identificate nelle spese per l'energia, negli affitti e con l'inflazione. Hanno riferito della mancanza di trasparenza da parte di Eurostat, nonostante le richieste avanzate durante le riunioni del GTR (il Groupe Technique Rémunération è un gruppo di discussione tra DG HR, Eurostat e le OSP) appositamente dedicate alle remunerazioni. In conseguenza all'impossibilità di verificare i calcoli di Eurostat, hanno rimarcato il venir meno del diritto di avanzare un ricorso efficace.
L'avvocato della Commissione ha rimarcato il fatto che è necessario provare l'esistenza di un errore evidente nel calcolo di Eurostat e che l'ordine di grandezza dell'errore debba essere tale da compromettere il calcolo stesso del coefficiente. Ha richiesto che l'onere della prova sia a carico dei richiedenti. Questo è praticamente impossibile perchè non abbiamo accesso a cifre dettagliate! Inoltre ha affermato che l'Amministrazione ha un largo potere discrezionale, che il coefficiente correttore mira ad assicurare una sostanziale equità di trattamento tra i funzionari nelle varie sedi e che non si tratta di un campo in cui regna la scienza esatta, ecc ecc.
Il Presidente del Tribunale ha principalmente ascoltato gli avvocati e ha posto qualche domanda ad entrambe le parti. La sentenza sarà data tra 3-6 mesi.
Possiamo dire di aver fatto tutti gli sforzi possibili per provare l'inesattezza del coefficiente correttore 2010 e che non si è trattato di un compito facile considerando la mancanza di informazioni.
Il risultato dipenderà dal valore che il Giudice Rapporteur vorrà dare agli elementi da noi forniti e se riterrà che Eurostat ha infranto le regole negandoci l'accesso ai dati richiesti.
A gennaio organizzeremo un incontro con gli avvocati per illustrare meglio la situazione.
R&D Ispra é sempre stato la “leading force” di questo dossier.
L'udienza ha avuto luogo lo scorso 27 novembre 2012 al Tribunale della Funzione Pubblica Europea a Lussemburgo.
I nostri avvocati Maîtres Louis, Orlandi e Abreu Caldas hanno partecipato all'udienza. Anche un membro R&D Ispra era presente.
Qui di seguito i principali elementi emersi durante l'udienza:
Gli avvocati hanno sottolineato nuovamente le inconsistenze identificate nelle spese per l'energia, negli affitti e con l'inflazione. Hanno riferito della mancanza di trasparenza da parte di Eurostat, nonostante le richieste avanzate durante le riunioni del GTR (il Groupe Technique Rémunération è un gruppo di discussione tra DG HR, Eurostat e le OSP) appositamente dedicate alle remunerazioni. In conseguenza all'impossibilità di verificare i calcoli di Eurostat, hanno rimarcato il venir meno del diritto di avanzare un ricorso efficace.
L'avvocato della Commissione ha rimarcato il fatto che è necessario provare l'esistenza di un errore evidente nel calcolo di Eurostat e che l'ordine di grandezza dell'errore debba essere tale da compromettere il calcolo stesso del coefficiente. Ha richiesto che l'onere della prova sia a carico dei richiedenti. Questo è praticamente impossibile perchè non abbiamo accesso a cifre dettagliate! Inoltre ha affermato che l'Amministrazione ha un largo potere discrezionale, che il coefficiente correttore mira ad assicurare una sostanziale equità di trattamento tra i funzionari nelle varie sedi e che non si tratta di un campo in cui regna la scienza esatta, ecc ecc.
Il Presidente del Tribunale ha principalmente ascoltato gli avvocati e ha posto qualche domanda ad entrambe le parti. La sentenza sarà data tra 3-6 mesi.
Possiamo dire di aver fatto tutti gli sforzi possibili per provare l'inesattezza del coefficiente correttore 2010 e che non si è trattato di un compito facile considerando la mancanza di informazioni.
Il risultato dipenderà dal valore che il Giudice Rapporteur vorrà dare agli elementi da noi forniti e se riterrà che Eurostat ha infranto le regole negandoci l'accesso ai dati richiesti.
A gennaio organizzeremo un incontro con gli avvocati per illustrare meglio la situazione.